I miei gruppi:
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Un
film di Franco Nero
FOREVER BLUES Con
Franco Nero Paola Saluzzi
Minnie Minoprio Guia Quaranta e il piccolo Daniel
Piamonti
Musiche
di
Lino Patruno
Scritto
da Lorenzo De Luca, Franco Nero ed Enrico
Bernard
Prodotto
e diretto da
Franco Nero
I
musicisti del gruppo
"Blue Four"
Michael Supnick (tromba e
trombone) che doppia Franco Nero alla tromba
Mauro
Carpi (violino)
Giancarlo Colangelo (sax basso)
Adriano Urso (pianoforte)
il vocalist Clive Riche (suonatore
di armonica a bocca)
Lino Patruno (banjo, musiche originali)
Dicono del film
“Educativo,
commovente, luminoso, pieno di poesia” Sig.ra FRANCA CIAMPI “Profondamente
toccante, ha colpito il mio cuore” TAYLOR HACKFORD (regista di Ray)
“Questo film delicato rispecchia la personalità e la vita cinematografica
di Franco Nero, sempre in punta dei piedi” WALTER VELTRONI “Franco
Nero è il mio mito, l’attore che ha ispirato la mia carriera” RUSSELL
CROWE commentando il film durante l’ ultimo Festival di Venezia
La Sinossi
Il viaggio verso
un concerto è per il giovane musicista Marco anche occasione di un viaggio
nella memoria del proprio doloroso passato, di cui narra alla sua fidanzata..Cosa
hanno in comune un solitario trombettista jazz ed un bambino quasi autistico?
Nulla, se non la sonnolenta cittadina di provincia nella quale il primo,
Luca, si esibisce in un fumoso jazz-club, e dove Marco, il bambino,
arriva assieme a sua madre per una visita specialistica. Ma il destino
vuole che per una serie di circostanze il jazzista si ritrovi a trascorrere
un giorno e parte della notte in giro col ragazzino; poche ore che cambieranno
per sempre i loro destini. Per Luca il futuro è ormai quasi passato
mentre per Marco rischia di non esserci mai, chiuso come è nel suo mondo
di emarginazione. Eppure, inaspettatamente, il musicista riesce a scuoterlo
dal suo isolamento, grazie a racconti pieni di poetiche fandonie, alla
magia della musica ed alla complicità nel gioco. Per la prima volta
Marco gioca a pallone, impara da Luca a difendersi in una scazzottata
da strada ed assapora il primo bacio grazie a Barbara, una ragazza amica
del musicista. Tutto avviene semplicemente tra l’adulto e il bambino;
in Luca, Marco trova brevemente quel padre che non ha; viceversa, il
trombettista trova in Marco una sorta di figlio ideale da iniziare alla
vita. Intorno ai due si muove una piccola fauna di
umanità
allo sbando: Sara, la mamma, divisa tra l’angoscia per l’autismo di
Marco e la paura del marito alcolista e violento che li perseguita;
Anna, la proprietaria del jazz-club, che cova un sentimento latente
per Luca; Barbara la giovane amica di questi, ribelle e sempre nei guai
coi vari ammiratori molesti. Alla fine della loro scorribanda notturna,
Luca e Marco ritornano dalla madre di quest’ultimo , ma l’auto guidata
dal padre del ragazzino investe il trombettista, uccidendolo. Con la
sua morte, Luca getta il seme del risveglio definitivo di Marco, che
passa attraverso il dolore. Il ragazzino uscirà per sempre dal suo buio
e diverrà a sua volta un musicista, in un ideale passaggio di consegne
da quel padre surrogato a quel figlio che finalmente non ha più paura
di vivere. Perché l’amore
come la musica non ha fine. Tutti noi nella vita, siamo in qualche modo
influenzati dai film che vediamo, dalla musica che ascoltiamo o dai
libri che leggiamo, soprattutto quando siamo molto giovani e quindi
più ricettivi. In tal senso uno dei miei ricordi più vividi è il film
Da qui all’ eternità, dove c’era il trombettista interpretato da Montgomery
Clift. Quello ed altri successivi mi hanno fatto innamorare della figura
del trombettista jazz, uno dei pochi ruoli che non avevo ancora interpretato.
Il che è la ragione primaria che mi ha spinto per diversi anni a cercare
di realizzare questo film. Ma c’è di più: considero il Blues una forma
d’arte straordinaria, apprezzata in tutto il mondo: per questo il mio
film s’intitola FOREVER BLUES ed è un’opera internazionale. Ma attenzione:
non è musica! Parla di temi universali, poiché è la storia di un’iniziazione:
quella di un ragazzino alienato, con un’infelice situazione familiare
alle spalle, che esce dal tunnel grazie ad un maturo trombettista che
lo inizia alla bellezza della musica come liberazione ed espressione
di noi stessi. Una storia delicata, ambientata in una provincia italiana
non identificata poiché può accadere in qualunque parte del mondo, perché
in fondo le province sono simili ovunque: la gente che ci vive, sogna
sempre di arrivare altrove, di uscire dalla monotonia. Il mio è un personaggio
solitario, che non ha più grandi ambizioni, ma nel conoscere questo
bambino riscoprirà se stesso. Sono una sorta di padre e figlio ideali
che legano grazie alla magia della musica. FOREVER BLUES è un film che
si avvale di grandi professionisti (basti dire che le musiche sono di
Lino Patruno, il più grande jazzista italico) ed oggi che si lamenta
dell’inesportabilità del cinema italiano, che di rado arriva all’ estero,
vorrei riuscire a dimostrare che raccontando
storie all’ insegna di linguaggi internazionali come può essere il BLUES,
tutto il mondo tornerà ad apprezzare il nostro cinema. Perché tutto
il mondo ama sognare davanti al grande schermo, attraverso storie di
esseri umani che a loro volta sognano un domani migliore. FRANCO
NERO
download mp3 Forever blues
pagina web by Michael Supnick
supnick@iol.it
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